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Il tipo siciliano fànfaru con varianti (fànfalu / fànfira /nfànfiru) è presente in tuuti i
punti della rete. La forma maltese, con adattamento fonetico, si inserisce
nell’uniformità del quadro onomasiologico.
ALS 448.Razza chiodata (Raja Clavata) [raja]
Questa specie in Sicilia è indicata da due termini: pìcara e ṛṛàia, variamente
distribuiti nei punti della rete. Malta adotta il secondo tipo, registrato anche nella
zona sud-orientale.
ALS 449.Razza quattrocchi (Raja Miraletus) [raja pitruża] [raja ta san pitru]
[raja lia]
Il tipo ṛṛàia viene qui riconfermato con la presenza dell’aggettivazione lìscia che
foneticamente e lessicalmente concorda con la zona sud-orientale (821 Portopalo di
Capo Passero, 903 Scoglitti
e 911 Pozzallo).
ALS 458.Sacchetto (Serranus Hepatus) [burqa]
I punti siciliani presentano il latinismo prècchia, l’iberismo sirrània, il
bizantinismo buddaci e l’arabismo bircàçiu (124 Pantelleria) dal tunisino
berkashke .
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ALS 469.Scorfano rosso (Scorpaena Scrofa) [tapulatsa] [tipulatsa]
Alla base dell’ittionimo vi è una motivazione cromatica. Il tipo più diffuso in Sicilia
è çipuḍḍa con la forma alterata çipuḍḍazza che viene adottata anche da Malta con
adattamento fonetico.
ALS 506.La foca monaca (Monachus Monachus) [monka] [bumarin]
Le risposte presentano un tipo lessicale, riconducibile all’italiano mònaca con
scomparsa della vocale della sillaba postonica, e un tipo più vicino al siciliano bui
marinu.
ALS 514.La seppia comune (Sepia Officinalis) [a sitʃa]
Si riscontra una coincidenza perfetta tra il tipo siciliano panregionale e quello
maltese.
ALS 528.Il tritone (Triton Variegatum) [bronja]
Il tipo maltese è collegato al siciliano bbrogna presente in tutta la rete.
ALS 542.L’astice (Hommarus Gammarus) [iljunfant]
L’astice è anche detto ʽelefante di mareʼ ed è questa seconda denominazione alla
base del tipo siciliano panregionale lènfatu che si spinge fino a Malta.
ALS 552.Il granchio maschio [grant]
Il tipo maltese riprende le forme siciliane derivate dall’italiano granchio e
foneticamente adattate alle parlate dell’isola dove sono presenti più varianti:
arànciu, grànciu e rànciu.
Dopo un’accurata analisi della terminologia marinara maltese, si possono trarre
alcune conclusioni. Innanzitutto le corrispondenze lessicali riscontrate durante il
confronto hanno permesso di capire quanto articolato sia il flusso lessicale che
veicola il mare. Includere Malta nella rete dei punti si è rivelata una scelta giusta e
opportuna. Il maltese nasce da una lunga storia di contatti tra varie lingue, resa
ancora più interessante perché fonde insieme tre famiglie linguistiche, quella
40 Cfr. Ruffino/Sottile (2015)
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