Page 15 - Barone_183-204
P. 15
Asparagopsis taxiformis (Delile) Trevisan ... 197
TRICHODESMIUM ERYTHRAEUM EHRENBERG
I cianobatteri filamentosi coloniali del genere Trichodesmium (Phormi-
diaceae), caratterizzati dalla presenza di vescicole gassose, sono ritenuti i
principali responsabili della fissazione di N2 in habitat marino (CAPONE et al.,
1997), sebbene sia stato recentemente accertato che anche alcuni cianobatte-
ri unicellulari nanoplanctonici, di dimensioni comprese fra 3 e 10 µm, possa-
no giocare un ruolo rilevante (ZEHR et al., 2001).
Trichodesmium è un genere marino planctonico diazotrofico, i cui bloom
sono stati segnalati in tutti i mari oligotrofici tropicali e subtropicali del
mondo. In particolare negli oceani Atlantico, Pacifico, Indiano, nei mari
caraibici e nel sud della Cina (CAPONE et al., 1997).
Da un punto di vista tassonomico il genere è ascritto alla famiglia Phor-
midiaceae, inclusa nell’ordine Oscillatoriales (ANAGNOSTIDIS & KOMÁREK,
1988; KOMÁREK et al., 2003). Morfologicamente è caratterizzato da un pecu-
liare modello coloniale di vita rappresentato da tricomi (filamenti) fascicola-
ti, reso possibile da un’elevata produzione di mucillagine. Le colonie, consi-
stenti di parecchie centinaia di tricomi, possono essere suddivise in due
principali categorie: fusiformi (“tuft”) e sferiche (“puff”). Peraltro, i tricomi
di Trichodesmium possono vivere anche individualmente.
Attualmente sono riconosciute quattro specie marine, sebbene persista-
no numerosi problemi tassonomici (JANSON et al., 1995, 1999). La specie pre-
dominante sembra variare sistematicamente negli ecosistemi: Trichodesmium
thiebautii Gomont è la specie più comune nel Mar dei Sargassi, nell’Atlanti-
co tropicale e nei Caraibi, mentre Trichodesmium erythraeum Ehrenberg
appare dominare negli oceani Indiano e Pacifico tropicale (CAPONE, 2001).
Il genere, pur privo di eterocisti, fissa N2 durante le ore del giorno mani-
festando un ciclo giornaliero endogeno. In particolare, è stato dimostrato che
in un tricoma solo alcuni gruppi di cellule, denominate diazociti, sono capa-
ci di fissare N2 mediante il complesso enzimatico nitrogenasi (MULHOLLAND
& CAPONE, 2000). La fissazione di N2 rappresenta un importante vantaggio
ecofisiologico in ambienti dove gli altri composti inorganici di azoto sono
esauriti. Trichodesmium, caratterizzato anche da un’elevata resistenza ad alte
irradianze, è pertanto adattato ad avvantaggiarsi di una peculiare “finestra
ecologica” denominata HLLN (High Light Low Nutrient). Il ferro, compo-
nente essenziale del complesso enzimatico nitrogenasi, sembra essere il prin-
cipale fattore limitante in regioni oceaniche con basso apporto di polvere eoli-
ca (MULHOLLAND & CAPONE, 2000).
I bloom superficiali, sia costieri sia oceanici, di Trichodesmium spp. sono
stati denominati differentemente “sea sawdust”, “whale sperm”, “whale
food”, “sea scum”. Secondo la specie implicata e lo stato fisiologico degli

