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Asparagopsis taxiformis (Delile) Trevisan ... 193
Caratterizzata da un odore pungente Asparagopsis taxiformis è nota
come fonte rilevante di numerosi metaboliti tossici, implicati presumibilmen-
te nella difesa dal grazing. Le principali sostanze prodotte sono alocarburi
volatili (VHOC), in particolare bromocarburi. I tassi di rilascio di VHOC
aumentano al crescere dei valori di irradianza. È stato dimostrato che le cel-
lule ghiandolari giocano un ruolo nella produzione di bromocarburi (MAR-
SHALL et al., 2003).
Attualmente nel genere Asparagopsis si riconosce una sola altra specie:
Asparagopsis armata Harvey, endemica in acque temperate fredde e comune
nel Mediterraneo, principalmente attraverso il suo stadio tetrasporofitico ori-
ginariamente classificato come Falkenbergia rufolanosa (Harvey) F. Schmitz.
Mentre lo stadio tetrasporofitico di Asparagopsis armata è morfologicamente
indistinguibile dal tetrasporofito di Asparagopsis taxiformis, lo stadio gameto-
fitico, pur simile strutturalmente, mostra comunemente rami sparsi, lunghi 1-
3 cm, caratterizzati dalla presenza di spine apicali retrorse (Fig. 13). Questi
peculiari rami, simili a piccoli arpioni, sono noti nella letteratura inglese come
“barbs” (barbigli). Asparagopsis armata, ritenuta una specie introdotta, è stata
segnalata per la prima volta nel Mediterraneo nel 1926 (BOUDOURESQUE et al.,
2002). È stato ipotizzato che le due specie possano essere morfotipi di una
singola specie (DIXON & IRVINE, 1977). Un recente studio, utilizzando un
Fig. 13 — Parte apicale di un “barbiglio”
di Asparagopsis armata Harvey dove
sono evidenti le spine retrorse (6 ×).

