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Non è pensabile. naturalmente, che Favignana fosse del
 tutto deserta. sia per la presenza della torre di awistamento. sia
perché 11 porto era frequentato dalle navi in transito, che si
riformvano d'acqua potabile daJ numerosi pozzt presenti. Un
altro cron1sta arabo narrache aFaVIQnana vigeva l'uso dJ castra-
re gli schiaVI bianchi.

    oan·analisi dei cronisti, sia per ~nome arabo dell'isola che per
l'ultima notizìa riferita. possiamoipotizzare chel'Isola fosse poco
ab1tata, tranne che nella zona portuale, ma nelle zone più remote
doveva esistere una comunità d1 anacoreb che v1vevano 1n solitu-
dine, forse secondo te consuetudini del monachesimo orientale.

    L'Isola venne senz'aJtro fortificata In età normanno·sveva; in
late periodo sono stati ristrutturati il Forte di S. Caterina, la torre.
che successivamente fece parte del Forte di San Giacomo, e,
a guardia del porto, il Forte di S. Leonardo.

    Pare che tutti e tre i forti avessero annesse delle cappellette.
    La presenza stabile di guarnigioni deve avere sviluppato il
primo vero nucleo urbano.
    Un complesso ipogeico, che gli studiosi fanno risalire a que-
sto periodo, è neUa Grotta della Stele e allo stesso periodo si
attnbuJSCono i graffiti della Grotta 18 della F1C8ra.
    In età normanno-sveva si muppò orgarncarnente • comples-
so ntuale della pesca del tonno, favorita dai sovran• che cons~
deravano le tonnare zone demaniali eavamposti per la custodia
delle coste. La pesca del tonno, nota ne• mari trapanesi fin
dall'antichità, ha trovato a Favignana una delle sedi stabili più
antiche ed è ancora oggi praticata. Poco deve essere cambiato
nell'isola durante il periodo angioino. La rivolta del Vespro vide
t.ra i congiurati Palmerio Abate, governatore del Castello di Favi·
gnana, cosicché il presidio angioino di stanza nell'Isola fu tra i
primi ad essere travolto e sterminato in Sicilia.

    Periodo aragonese e spagnolo

   La grabtud1ne di re Pietro d'Aragona. venuto a raccogliere la
preZIOSa eredJtà sveva della moglie Costanza. fu 1r1 un pnmo
momento dmostrata alla famJQiia Abate con la concesslOI'Ie a
Palmeno e a1 suoi discendenll della SIQnona d1 FaVJQnana.

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